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L’importanza di api e miele

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“Quando le api spariranno dalla faccia della terra, all’uomo resteranno pochi anni prima dell’estinzione” Albert Einstein 

E non c’è niente di più vero! Forse non lo sai ma questi piccoli insetti sono al centro di un ecosistema da cui dipende anche la nostra sopravvivenza, in parte perché provvedono all’impollinazione dell’80% delle specie vegetali, salvaguardando la diversità alimentare, e di 39 delle più importanti monocolture, che altrimenti non esisterebbero; ma anche perché le api sono un animale sentinella per l’ambiente dal momento che rilevano la presenza di inquinanti in un raggio di volo assai ampio.

E questo pone l’accento su quanto siano importanti questi animali. 

Ma quanto è importante il miele nella nostra alimentazione? 

Cos’è e come si produce

Il miele naturale è il prodotto della trasformazione, effettuata dalle Apis Mellifera, delle secrezioni dei fiori (nettare) e dalle escrezioni di alcuni insetti (melata) generalmente entro 800 metri dalla propria colonia; viene poi immagazzinato nelle cellette dei favi (alveari) o delle arnie – a seconda che le api siano allo stato brado (alveare) o in apicoltura (arnia).

In Italia ci distinguiamo dal resto del mondo e d’Europa per la produzione di miele grazie alla  ricchezza floristica che, da Nord a Sud, offre varietà pregiate e tipiche come: acacia, corbezzolo, rododendro sono solo tre dei 25 tipi di miele disponibili in Italia.

Da cosa dipende la varietà del miele?

La qualità del miele alimentare dipende, oltre che dal lavoro delle api e dalle condizioni ambientali (clima, flora ecc), anche da un secondo fattore: l’intervento dell’uomo. Questo diventa importante per mantenere un certo quantitativo di produzione, visto chè altrimenti sarebbe molto influenzato dall’ambiente: ad esempio alcuni apicoltori nutrono le api con acqua zuccherata, ma, se da un lato migliora la resa globale dell’arnia dall’altro ne penalizza profumo e sapore. Per di più, l’uomo interferisce con le caratteristiche organolettiche e gustative dell’alimento anche in molti altri modi come: la manipolazione della flora circostante le arnie, la scelta del periodo di raccolta e il metodo (colatura, centrifugazione ecc), l’eventuale pastorizzazione dell’alimento, le condizioni di lavorazione e di conservazione ecc.

I valori nutrizionali del miele

Il miele è un prodotto di origine animale estremamente calorico: Con le sue 300 kcal per 100 g di prodotto, derivanti quasi per intero dagli zuccheri semplici, non è un alimento da sottovalutare per quel che concerne l’aspetto energetico.

Tuttavia può essere un valido sostituto allo zucchero classico, in quanto il miele contiene 33 % di calorie in meno rispetto al saccarosio ed al fruttosio granulare.

D’altro canto, avendo un potere dolcificante tendenzialmente inferiore (aspetto che comunque può variare in base al tipo di miele, anche del 30%), il rischio è aggiungerne di più e quindi vanificare questo vantaggio.

La sua qualità è maggiorata dalla presenza di micronutrienti rilevanti (minerali e vitamine): come il cromo, il manganese e il selenio, importantissimi soprattutto nell’alimentazione di bambini e adolescenti; ma anche potassio, calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, ferro e rame. Sono inoltre presenti le vitamine A, C e del gruppo B e sostanze antiossidanti come carotenoidi, flavonoidi, antociani e xantofille. Infine, fra le altre componenti naturali presenti nel miele, sono da ricordare gli acidi organici per la loro azione antibatterica e antimicotica. In sintesi, il miele contiene un bagaglio di molecole e antiossidanti paragonabili a quelle di frutta, verdura, olio extravergine di oliva e vino.

Le proprietà del miele

  • Diversi studi indicano che il miele ha dimostrato capacità di limitare e contrastare lo sviluppo di diversi tipi di batteri coinvolti ad esempio nelle infezioni respiratorie (sinusiti) evidenziando anche proprietà antinfiammatorie e calmanti la tosse e i sintomi del raffreddore. Questo grazie al fatto che sia ricco di fattori nutrizionali ad azione antibatterica, antinfiammatoria, decongestionante e colagoga, come certi polifenoli ed oli essenziali; questi, uniti al ben noto effetto emolliente dell’alimento, fanno del miele una buona soluzione per il trattamento delle faringiti – soprattutto alcune varietà.
  • Nonostante il timore nei confronti della salute dei denti, c’è da tener conto che i mieli scuri e quelli prodotti in zone aride ostacolano la formazione della placca, grazie al maggior contenuto di antiossidanti.
  • Esistono tante proprietà attirbuitegli ma non ancora scentificamente provate come quelle sopra citate:
    • Muscoli: aumento della potenza fisica e della resistenza;
    • Cuore: azione cardiotropa;
    • Fegato: azione protettiva e disintossicante
    • Apparato digerente: azione protettiva, stimolante, regolatrice;
    • Reni: azione diuretica;
    • Sangue: azione antianemica;
    • Ossa: fissazione del calcio e del magnesio.
    • Pelle: a livello topico idrata e contrasta i radicali liberi, prevenendone l’invecchiamento (anche dei capelli).

Tipi di miele ed effetti sulla salute

Come abbiamo detto, il miele acquisisce molte delle proprietà fitoterapiche delle piante alle quali attingono le api produttrici. Quindi, i vari tipi di miele possono avere indicazioni differenti per la salute:

  • Miele di tiglio: in caso di eccitabilità nervosa, insonnia;
  • Miele di timo ed eucalipto: in caso di infezioni respiratorie;
  • Miele di agrumi: proprietà antispasmodiche e sedative;
  • Miele di rosmarino: insufficienze epatiche, colescistopatie;
  • Miele di castagno: ricostituente, rimineralizzante.
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