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Mindfulness e sport

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Oggi vorremmo sfatare un “mito” che riguarda la psicologia, sappi che andare dallo psicologo non vuol dire avere per forza delle patologie, ma soprattutto nello sport, può essere un modo intelligente per migliorarti e approfondire la tua efficacia sportiva.

In questo senso la Mindfulness e la psicologia positiva, sono degli ottimi aiuti per perfezionare e sviluppare le capacità e le prestazioni sportive in una varietà di situazioni competitive.

Cosa si intende per Mindfulness:

Mindfulness è un termine che indica una tecnica psicologica basata sulla consapevolezza.

In parole semplici la mindfulness è l’atto di mantenere l’attenzione focalizzata sull’esperienza presente. È l’atto della mente che osserva se stessa, rimanendo distanziata dai suoi contenuti (sensazioni e pensieri) per permetterti di dare il meglio senza farti distrarre dai pensieri negativi.

Ti è mai capitato di leggere un libro ritrovandoti all’improvviso a fine pagina senza rendertene conto? In quel momento eri fuso con i tuoi pensieri. Quando hai avuto quel momento di consapevolezza ‘oddio, mi sono distratto’ ti sei de-fuso. Hai rotto un automatismo e ti sei reso conto che non stavi più leggendo.

Mindfulness è una parola inglese che significa consapevolezza. Per mindfulness quindi si intende una consapevolezza intenzionale, ovvero mantenuta con uno sforzo.

Prova a immaginare la consapevolezza come la parte illuminata di una scena. La luce è l’attenzione. In questo momento magari non sei consapevole di qualche suono di sottofondo, del ticchettio di un orologio da muro o del rumore del traffico. Forse sei diventato consapevole di questi suoni – se sono presenti – nel momento in cui hai letto queste parole. Perché queste parole hanno orientato la tua attenzione. I suoni ci sono sempre stati, ma non ne eri consapevole, un po’ come quando cammini di notte. Anche se non vedi molte cose, queste continuano ad esistere.

Come può la mindfulness aiutare nella pratica sportiva?

Ogni atleta deve essere consapevole dello stato della propria mente e del proprio corpo nel momento presente. Senza questa consapevolezza, perderai facilmente l’equilibrio mente/corpo necessario ad una performance ottimale. Il rischio è quello di andare fuori tempo, ottenendo risultati al di sotto delle proprie capacità o addirittura andare incontro ad infortuni.

Come raggiungere la tua quiete interiore in mezzo a contesti altamente competitivi e stressanti?  Si richiede agli atleti di lasciare da parte le preoccupazioni, le paure, le incertezze e ogni pensiero o emozione che possano distoglierli dalle perfomance sportive. Spesso questo viene fatto con sforzo e tagliando fuori e reprimendo parte della propria vita a costo di gravi ripercussioni fisiche mentali e relazionali. La mindfulness, sollecitando l’essere stabili nel momento presente, permettere di accedere ad un serbatoio di forza interiore che morbidamente possa dirigere l’energia lì dove necessario nei modi e nei tempi più utili secondo i vari contesti in cui via via ci si trova.

Gli atleti con maggior pratica migliorano il livello di strumenti psicologici richiesti, attraverso diversi meccanismi che agirebbero come mediatori tra la mindfulness e la performance finale.

In particolare si tratta di:

  • Attenzione: la Mindfulness migliora l’attenzione e le abilità percettive e cognitive. Gli atleti si distraggono di meno, sono più capaci di controllare la loro attenzione, di concentrarsi e di direzionare l’azione sull’obiettivo.
  • Attitudine: la pratica della consapevolezza aumenta l’accettazione esperienziale (Hayes et al., 1999). Gli atleti accettano una discrepanza di prestazioni (prestazioni inaspettate e prestazioni inattese) non mettendo in atto delle risposte reattive che incidano sulle loro abilità motorie.
  • Chiarimenti dei valori: la pratica di consapevolezza porta a una chiarificazione dei valori personali (Shapiro et al., 2006). Gli atleti potrebbero identificare i conflitti tra i loro valori personali e il loro comportamento nel raggiungimento di un risultato o nella soddisfazione di un bisogno.
  • Autoregolazione e regolazione delle emozioni negative. Gli atleti possono diventare più capaci a gestire la rabbia, la paura e altre emozioni negative.
  • Chiarezza circa la propria vita interiore: la Mindfulness insegna a vedere con chiarezza i nostri movimenti interiori e a essere meno reattivi in presenza di emozioni negative. Una migliore consapevolezza ha un effetto positivo sullo sviluppo personale, così come sulla capacità di comunicazione e di leadership.
  • Esposizione: la pratica incide sull’esposizione in particolare permette di rimanere in contatto con le esperienze spiacevoli senza evitarle. In termini sportivi, significa che gli atleti possono essere maggiormente in grado di gestire un momento stressante o spiacevole durante una gara o durante l’allenamento.
  • Flessibilità cognitiva, emotiva e comportamentale: che permettono il consolidamento dello sviluppo personale e degli strumenti di leadership.
  • Non-attaccamento: ovvero la credenza che ciascuno di noi possa essere felice è indipendente dall’ottenere risultati positivi, questo è il risultato della pratica Mindfulness.
  • Minore rimuginio: la Mindfulness riduce il rimuginino o la sensazione di incontrollabilità del rimuginino.

Questi meccanismi vanno quindi a influenzare una serie di abilità utilizzate dagli atleti tra cui le abilità di coping, motivazionali, gestione del dolore, abilità attentive, percettive, cognitive, motorie e comunicative. La riduzione del rimuginio sembra essere quello che produce effetti su una quantità maggiore di abilità.

Mindfulness e bodybuilding

Alla base della mindfulness c’è la pratica del Body Scan. Il Body Scan rappresenta l’esemplificazione concreta di cosa possa significare dirigere l’attenzione con consapevolezza. La percezione viene rivolta all’interno di noi, al nostro corpo e ai nostri muscoli.

Questo, a parte crearci uno stato di benessere, crea una connessione neuro-muscolare importante.

Ed è proprio con la concentrazione e la consapevolezza che si spiega l’importanza della mindfulness nell’allenamento con i pesi.

Nel body building infatti non è solo importante quanti chili si tirano su, ma quanto quei chili siano concentrati sul muscolo che si intende allenare con quell’esercizio. È importante quindi concentrarsi su quel muscolo e ciò è possibile solo se si è capaci di ascoltare il proprio corpo. Ma non solo. Un’altra domanda che bisognerebbe farsi è “sono focalizzato sull’esercizio?”. Perché spesso la nostra mente divaga e noi neanche ce ne rendiamo conto. Riportarla a quello che stiamo facendo richiede una grande capacità di controllo.

“Essere nel corpo”, nel respiro e nell’esercizio, ci fa raggiungere obiettivi considerevoli e, a queste condizioni, i risultati sono migliori anche con un peso inferiore. Allenarsi con meno chili ma essere esattamente dove si vuole essere, colpendo il muscolo target, rende l’allenamento più efficace.

Inoltre, la pratica della mindfulness giova nel farti eseguire un allenamento muscolare più intenso. Il body building prevede uno stress muscolare molto alto. Gli atleti, professionisti e non, sottopongono costantemente il proprio corpo al rischio di infortuni e lesioni muscolari. La mindfulness ci porta a prestare attenzione alle informazioni fornite dal corpo e incoraggia la sua esplorazione insegnandoci come comprendere i nostri limiti in maniera profonda.

Conclusioni:

La Mindfulness è quindi una pratica estremamente efficace in ambito sportivo, capace di aiutarti anche nei momenti più difficili, aiutandoti a superare blocchi e demotivazione. Non sottovalutare la mente e l’esperienza interiore nel raggiungimento dei tuoi obiettivi che siano di performace, di bellezza o di benessere.

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